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Nuovo piano sanitario, spiragli per gli ospedale di Isernia e Agnone e per la medicina territoriale

Basta con i tagli alla sanità: posti letto e reparti resteranno invariati. Gli ospedali di Isernia e di Agnone continueranno a garantire i servizi fondamentali. Mentre la medicina sul territorio sarà potenziata, anche attraverso l’apertura delle case di comunità.

Queste, in sintesi, le rassicurazioni date dal presidente della Regione Molise, Donato Toma, ai presidenti dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Isernia e Campobasso.

Li ha incontrati l’altro giorno a Campobasso per esporre a grandi linee i contenuti del nuovo Piano Sanitario Regionale.

Prima di giungere a una bozza definitiva, Toma ha deciso di incontrare gli attori della sanità regionale, i sindaci, le parti sociali e i rappresentanti dei comitati per raccogliere pareri e proposte.

Farà lo stesso con i vertici del Neuromed e del Gemelli Molise, al fine di integrare il servizio pubblico con altri reparti specialistici.

Al termine di questo primo giro di consultazioni sarà elaborata una bozza di piano che successivamente sarà posta all’attenzione di enti, parti sociali e rappresentanti della sanità per eventuali osservazioni.

Durante l’incontro il presidente della Regione ha dunque ribadito che non ci saranno più tagli. Gli ospedali conserveranno tutti i reparti oggi esistenti, così come i posti letto.

Toma inoltre agirà a livello politico per chiedere di potenziare i reparti esistenti e di attivarne di nuovi. In ogni caso - ha detto il presidente della Regione - gli ospedali di Campobasso, Isernia e Termoli non saranno depotenziati: continueranno a svolgere la loro funzione sul territorio. Avrà un futuro anche l’ospedale di Agnone, diventando effettivamente presidio ospedaliero di area disagiata.

Tra gli argomenti affrontati, anche quella della medicina territoriale. In attesa della riforma che la renda realmente incisiva, Toma ha ipotizzato l’apertura delle case di comunità: avranno come punto di riferimento i medici di medicina generale.

Infine il presidente della Regione Molise ha ribadito che a Isernia, grazie a uno stanziamento specifico, è prevista la realizzazione di un nuovo ospedale.

Ho molto apprezzato la volontà del presidente Toma – ha commentato il presidente dell’Omceo Isernia, Fernando Crudele - di confrontarsi con gli attori del sistema sanitario. Mi è piaciuta in particolare la sua apertura verso la medicina territoriale, considerata - a torto - la Cenerentola di ogni riforma sanitaria.

Ora aspettiamo il documento finale. L’Ordine che rappresento lo esaminerà nei minimi dettagli, producendo tutte le osservazioni necessarie. Faremo di tutto – ha aggiunto - per salvaguardare e possibilmente potenziare i servizi essenziali nella provincia di Isernia.

 Il nostro territorio non può di certo fare a meno di un presidio ospedaliero efficiente a Isernia. Al tempo stesso bisogna battersi affinché Agnone non sia ospedale di area disagiata solo sulla carta. L’emergenza in un territorio difficile come quello dell’Alto Molise deve essere garantita con la massima tempestività ed efficacia, 24 ore al giorno.

Per fare tutto questo è però necessario potenziare il personale. È un passaggio cruciale nell’auspicabile operazione di rilancio della nostra sanità, oggi in pesante affanno. Spesso e volentieri lo stop o il ridimensionamento di alcuni servizi – ha concluso Crudele – è causato proprio da organici carenti”.