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Amministrative 2021, appello dell’Omceo ai colleghi candidati alle Comunali di Isernia

Elezioni Amministrative 2021: l’Omceo di Isernia rivolge un caloroso in bocca al lupo ai tutti i colleghi che hanno deciso di scendere in campo per il rinnovo del consiglio comunale di Isernia e di quelli degli altri centri della provincia chiamati alle urne.

La sfida più importante, come noto, si gioca nel capoluogo di provincia.

Per ovvie ragioni non ci schieriamo con nessuno dei tre candidati alla carica di sindaco, né tantomeno con i singoli candidati consiglieri.

A tutti i colleghi auguriamo il meglio, di raggiungere l’obiettivo e andare a sedersi tra i banchi del consiglio comunale di Palazzo San Francesco.

Soprattutto li invitiamo a non recitare un ruolo da comparse, ma di schierarsi in prima fila in difesa della sanità pubblica.

La nostra sfida si gioca su questo terreno. Bisogna lottare a oltranza, senza tregua, per dare un futuro all’ospedale Veneziale di Isernia e agli altri presidi della provincia, ormai ridotti ai minimi termini.

Purtroppo quanto sta accadendo è sotto gli occhi di tutti: lo stato di salute dell’ospedale del capoluogo di provincia si aggrava di giorno in giorno.

La carenza cronica di personale, il taglio dei servizi e delle risorse stanno producendo effetti devastanti.

Il diritto alla salute – sancito dalla nostra Costituzione – in diversi casi non è più garantito.

E non si sa fino a quando si riusciranno a dare risposte ai cittadini, sempre più esasperati.

Ed esasperato lo è anche il personale, sempre più spesso costretto a turni di lavoro massacranti per coprire i “buchi” nei reparti.

Un personale che tiene duro per tenere in vita un ospedale il cui destino purtroppo appare segnato.

È come se ci fosse un disegno ben preciso, come se ci fosse la chiara volontà di ridurre il Veneziale a un poliambulatorio, o giù di lì.

Spesso si ha la sensazione di combattere contro i mulini a vento.

Nonostante le solite promesse e le parole di circostanza da parte dei vertici della sanità regionale, non si registrano atti concreti.

Non ci sono segnali che lascino presagire una pur minima inversione di tendenza. Nemmeno la pandemia ha fatto aprire gli occhi a chi vuole abbattere la sanità pubblica.

Ma la politica può e deve fare la propria parte.

È vero: il Comune non ha le competenze per intervenire direttamente sulla gestione dell’ospedale.

Ma gli amministratori e i consiglieri possono, anzi devono, pressare ogni giorno i vertici della sanità.

Devono lottare senza tregua per rivendicare il diritto alla salute dei loro amministrati. Devono pretendere la riattivazione o il potenziamento dei servizi essenziali.

La sanità non è un’azienda che deve necessariamente produrre profitti. La salute dei cittadini non è una merce da mettere in vendita sugli scaffali di un supermercato.

Per questo rivolgiamo un accorato appello ai colleghi candidati: lottiamo insieme, in ogni sede, per far sì che i cittadini possano tornare a usufruire di una sanità pubblica di qualità.

Anche questo è un modo per tenere fede alla nostra missione di medici.

Fernando Crudele

(Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Provincia Isernia)