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Crudele all’Adnkronos: sì alla zona rossa, ma aiutate le attività commerciali

Un'eventuale zona rossa potrebbe aiutare il Molise a uscire dall’emergenza. Ma occorre tenere presente anche l'aspetto economico: a Isernia tantissime attività commerciali dopo il primo lockdown non hanno mai più riaperto".

Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei medici di Isernia, Fernando Crudele, in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Adnkronos Salute, poi rilanciata da diversi organi di informazione nazionali.

Per il presidente dell’Omceo, dunque, in questa fase la zona rossa aiuterebbe a riportare la situazione sotto controllo. Ma al tempo stesso occorre prendere seriamente in considerazione le esigenze degli imprenditori locali. Diversi commercianti sono stati costretti a chiudere. Mentre tanti altri stanno meditando di alzare a loro volta bandiera bianca. Senza aiuti concreti – è il parere di Crudele - il tessuto economico locale rischia il collasso.  

Crudele è stato contattato da Adnkronos per delineare il quadro della situazione sanitaria nella nostra regione. La carenza di posti letto e di personale medico, il sensibile incremento dei contagi e il numero elevato di morti hanno fatto discutere anche a livello nazionale.

"La popolazione – ha detto il presidente dell’Omceo di Isernia - è molto preoccupata soprattutto dalla possibile saturazione dei posti letto. Non parliamo solo di pazienti Covid ma anche di altre patologie. È accaduto quello che dopo una pessima programmazione a livello nazionale era inevitabile, ovvero che il territorio è nudo. Ora è chiaro che nell'emergenza manchino i medici, se aumenti i posti letto per le Malattie infettive, poi devi anche metterci gli specialisti. Ma i bandi vanno deserti".

Nel frattempo si registra una forte preoccupazione anche tra le persone che, pur non contagiate, avrebbero bisogno di cure mediche: "Nessuno vuole andare più in ospedale - ha detto ancora Crudele - c'è una evidente paura che ci si possa contagiare. Si cominciano a rifiutare i ricoveri per paura e questo significa che c'è stata, purtroppo, una informazione sbagliata e contraddittoria. Ma è anche vero – ha concluso - che dall'inizio della pandemia abbiamo avuto oltre 320 decessi, tanti per il Molise. Tra questi, anche due colleghi".