Quando arriva il momento di pagare la quota A all’Enpam più di qualcuno storce il naso.
Questo contributo da alcuni è visto come una tassa, un fastidioso balzello.
In realtà le cose non stanno così.
In primis tale versamento è interamente deducibile dal reddito annuo, ragion per cui di tasse ne fa pagare meno.
Inoltre tale contributo torna indietro sotto forma di pensione.
Ma questo è il meno. Perché la quota A prevede numerose prestazioni assistenziali a favore degli iscritti.
Un esempio può rendere l’idea.
Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria diversi colleghi hanno potuto tastare con mano tali benefici.
L’Enpam, infatti, ha fatto ricevere a tempo record gli assegni mensili ai liberi professionisti che non hanno potuto lavorare.
Ancor prima, cioè, che arrivasse il via libero dal Governo.
L’ente previdenziale è dunque sempre accanto ai suoi iscritti, offrendo un sostegno concreto a fronte di una quota annuale a portata di tutte le tasche.
Come detto, grazie alla quota A si ottengono numerose prestazioni assistenziali.
Eccone alcune:
- Mutui agevolati
- Assegno di maternità
- Sussidi ai colleghi in difficoltà
- Danni all’abitazione o studio professionale derivanti da calamità naturali
- Inabilità alla professione
- Assicurazione per il rischio non autosufficienza
- Reversibilità pensione
Qui sotto trovi un dettagliato schema riepilogativo delle prestazioni offerte dall’Enpam. In alternativa puoi scaricare l'allegato in formato pdf.