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Festa della Repubblica, anche le Professioni sanitarie al cospetto del Milite Ignoto

Saranno presenti anche i rappresentanti delle Federazioni degli Ordini delle Professioni sanitarie e socio-sanitarie, domani alle 9,15, alla Cerimonia in cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, renderà omaggio al Sacello del Milite Ignoto a Roma, accompagnato dalle più alte Cariche dello Stato e dai Ministri Competenti. Questa mattina è arrivato infatti l’invito ufficiale dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.

Era stato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine della Consulta permanente delle Professioni sanitarie, a proporre per primo di invitare i presidenti nazionali degli Ordini, in rappresentanza di tutti i professionisti che hanno pagato un tributo altissimo al Covid-19. Sono ad oggi infatti 167 i medici che hanno perso la vita nel corso dell’epidemia, 40 gli infermieri, 15 i farmacisti, 2 le ostetriche.

“A questi professionisti, a quelli della salute, ai medici, a Roberto Stella, nostro amico e collaboratore e primo tra i medici in attività a cadere, e a tutti quelli come che, come lui hanno sacrificato la propria vita va la nostra eterna gratitudine – afferma il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Fnomceo, Filippo Anelli –. Ringraziamo dunque il Ministro Roberto Speranza per averci coinvolti e il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini per averci formalmente invitati ad essere presenti domani all’omaggio del Presidente della Repubblica. Si tratta di un segnale di grande attenzione nei confronti di tutte le professioni sanitarie, tanto più significativo perché riconoscere le professioni sanitarie vuol dire riconoscere come fondamentali i diritti dei cittadini”.

“La nostra Repubblica è fondata sul lavoro e sulla sovranità del popolo, che è titolare di Diritti fondamentali – continua Anelli -. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità. La professione medica, grazie alle precipue competenze e ideali su cui si fonda il suo operato, insieme a tutte le Professioni sanitarie e socio-sanitarie contribuisce a questa garanzia. Contribuisce alla tutela del diritto a una salute universale, libera, uguale e fondata sul principio di solidarietà. Contribuisce ad assicurare il diritto alla uguaglianza, il diritto all’equità, il diritto alla libera determinazione, il diritto alla libertà della scienza, il diritto all’inclusione, tema di quest’anno”.

“I medici, i professionisti italiani sono la spina dorsale del nostro Paese: rendendo fruibili i diritti, consentono alla nostra democrazia di essere compiuta – argomenta Anelli -. Lo fanno rimanendo in ogni momento prossimi ai pazienti, senza discriminazione alcuna, qualunque siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali operano”.

“Ed è stata propria questa vicinanza, questa familiarità, questa intimità e cordialità di rapporti con le persone, insieme alla mancanza di idonei dispositivi di protezione individuale a causare l’infezione dei sanitari – aggiunge ancora-. 27.952 è il numero degli operatori sanitari ad oggi infetti da coronavirus, il 12% di tutti i positivi. Eppure, i medici e i professionisti della salute non si sono tirati indietro, fedeli al loro giuramento, ai loro ideali e ai loro valori. È questo il segreto di una grande professione: orientare al bene il potere che deriva dalla conoscenza. Lo aveva compreso Ippocrate nel 400 avanti Cristo, quando aveva chiesto ai suoi seguaci di regolare il tenore di vita per il bene dei malati secondo le proprie forze e il proprio giudizio, astenendosi dal recar danno e offesa. Oggi come allora, la professione testimonia questa dedizione anche a costo della vita, garantendo con le proprie conoscenze ad ogni uomo il diritto che la nostra Costituzione definisce fondamentale: quello alla salute”.

“Per questo abbiamo tanto profondamente apprezzato le parole pronunciate pochi minuti fa dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, introducendo il Concerto in onore delle vittime del Covid-1 – conclude – . Condividiamo con lui l’orgoglio per ‘quanto hanno fatto tutti gli operatori della sanità e dei servizi essenziali, che – spesso rischiando la salute propria – hanno consentito all’intera nostra comunità nazionale di respirare, mentre la gran parte delle attività era ferma’. È vero, Presidente: ‘abbiamo ritrovato - nel momento più difficile - il vero volto della Repubblica. Ora sarebbe inaccettabile e imperdonabile disperdere questo patrimonio, fatto del sacrificio, del dolore, della speranza e del bisogno di fiducia che c’è nella nostra gente. Ce lo chiede, anzitutto, il ricordo dei medici, degli infermieri, degli operatori caduti vittime del virus nelle settimane passate’. Grazie, Presidente Mattarella, grazie, Ministro Speranza, grazie, Ministro Guerini. Grazie per aver riconosciuto anche nel volto dei nostri medici, che non hanno esitato a sacrificare la loro stessa vita per portare a compimento il loro dovere di cura, di prossimità alla gente e di sostegno dei valori della democrazia, il volto della nostra Repubblica”.

Ufficio Stampa Fnomceo
1 giugno 2020