Oltre 900 borse di specializzazione perse nei concorsi banditi tra il 2017 e il 2018.
Lo rivela uno studio dell'”ALS fattore 2a - Associazione liberi specializzandi”, reso noto durante la quarta Conferenza GIMBE, di scena a Bologna, dal titolo: "Il fenomeno delle borse perdute: gli sprechi della formazione post-laurea dei medici".
In particolare sono andate perse 700 borse nelle scuole di specializzazione medica e altre 200 destinate alla medicina generale.
“Il fenomeno delle borse perdute – si legge sulla pagina Facebook dell’Associazione - è un meccanismo, una distorsione di sistema che sta contribuendo a minacciare la sostenibilità del SSN, aggravando e amplificando il sotto-finanziamento della formazione.
Gli effetti di questa ulteriore mancanza di risorse per la formazione sta già producendo i suoi effetti, come la carenza di medici formati e dei giovani medici nell’imbuto formativo”.
Quali le cause? Da un lato ci sono le prove di accesso – tenute in tempi diversi - alle Scuole di specializzazione e per la Medicina generale.
Dall’altro c’è una vera e propria fuga da una specializzazione a un'altra.
Il meccanismo è dunque da rivedere, così come è necessario incrementare le risorse da destinare alla formazione: questo in sintesi l’appello lanciato dall’Associazione liberi specializzandi.
E ciò va fatto in fretta: in ballo c’è il futuro del Servizio Sanitario Nazionale, già oggi alle prese con gravi carenze di organico.
Per approfondimenti puoi leggere l’articolo pubblicato su doctor33.it