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Commissariamento Sanità, Crudele: il Molise prenda esempio dalla Campania

“Se è vero che la Campania a breve uscirà dal commissariamento, allora la Regione Molise si impegni a fare altrettanto. Non è possibile che la nostra realtà territoriale continui a sopportare il peso di questo fardello: la sanità molisana ha bisogno di rimettersi in moto e di ricominciare a dare risposte convincenti ai cittadini”.

A dirlo è il presidente dell’Ordine dei Medici di Isernia, Fernando Crudele, nel commentare le recenti dichiarazioni del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sul commissariamento della Sanità.

“La Campania - ha detto ancora Crudele - presentava un debito di gran lunga superiore rispetto al nostro. Non vedo perché il Molise non possa mettere in campo analoghe azioni virtuose per risanare i conti e garantire ai cittadini una sanità degna di questo nome.

La Campania ci è riuscita, superando un ostacolo più grande del nostro. Per questo, più che inviare altri commissari da Roma, ritengo che sia il giunto il momento di mettere la parola fine al commissariamento anche in Molise. Non solo a parole, ma mettendo in campo sin da subito azioni concrete. Sia a livello di governo centrale sia a livello regionale”, ha concluso il presidente dell’Ordine dei medici di Isernia.

Di seguito le dichiarazioni del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, riportate da Askanews.

 "A novembre la Campania sarà fuori dal commissariamento della Sanità". Ad annunciarlo il governatore Vincenzo De Luca, parlando a margine della presentazione della rete per i progetti oncologici.

"So che dobbiamo fare ancora tanti passi in avanti, ma quello che abbiamo fatto è qualcosa di miracoloso - ha detto il presidente a Napoli - A novembre, dopo dieci anni, usciamo dal commissariamento ciò vuol dire che abbiamo risanato tutti i conti e abbiamo cominciato una risalita straordinaria per quanto riguarda la griglia Lea che misura i livelli essenziali di assistenza".

"Abbiamo ridotto già alla metà i tempi di attesa. Non abbiamo più le situazioni scandalose dei parti cesarei per le donne primipare al 95%; abbiamo tempi di 48 ore per le operazioni di frattura al femore; abbiamo risolto le emergenze drammatiche dei pronto soccorso.

Lasciate perdere le cialtronerie giornalistiche, la rete, il web - ha aggiunto -. La verità è che non ci sono più barelle al Cardarelli, abbiamo riaperto pronti soccorsi che erano chiusi da Giugliano, a Frattamaggiore, al Cto, a Pozzuoli. Il 15 settembre, sabotaggi o non sabotaggi, apre il pronto soccorso all'ospedale del Mare dove potremo fare arrivare il 70% di quelli che si rivolgono oggi al Cardarelli", ha concluso.