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Giornata del medico ai tempi del covid, Anelli: consolidare il nostro ruolo al servizio dei cittadini

Sarà una Giornata del medico diversa dalle precedenti, quella organizzata al Sacrario di Duno dall’Ordine dei medici di Varese, per domenica 18 ottobre 2020, in ricordo di Roberto Stella, compianto presidente dell’Omceo del capoluogo di provincia lombardo.

L’emergenza sanitaria – purtroppo non ancora superata – ha fatto piombare il mondo intero in un vero e proprio incubo. Mietendo numerose vittime anche tra i nostri colleghi. Medici in prima linea che hanno pagato con la vita il loro impegno sul campo.

L’elenco dei morti per covid-19 - aperto proprio dal collega Roberto Stella - è tristemente lungo. Sono purtroppo tanti i medici da ricordare.

I loro nomi, già incisi in una scultura posta nel Tempio-Sacrario di Duno, devono anche aprire la strada alla riflessione e all’azione.  

Questa può e deve essere un’occasione per ribadire i diritti e i doveri che derivano dall’esercizio della nostra professione. Ma anche per riproporre le nostre richieste, spesso disattese.

Non si è fatto abbastanza per tutelare i medici e per metterli nelle condizioni di lavorare in sicurezza.

Eppure sin dal primo momento i medici la loro parte l’hanno fatta e continuano a farla, ha sottolineato il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli:  “Noi quali medici, quali soggetti in possesso di competenze specifiche, riferimenti sociali per la collettività – ha detto Anelli - abbiamo già dato la nostra risposta. Con il nostro impegno, con la dedizione espressa fino allo stremo delle forze, con l’assunzione di responsabilità. Come dimenticare i tanti esempi di colleghi che hanno intasato nei giorni più caldi della epidemia i computer dei nostri Ordini e della FNOMCeO, con le loro mail di disponibilità a correre in aiuto dei colleghi delle “zone rosse” alle prese con un’ondata di malati di proporzioni incalcolabili.

Gli OMCeO – ha proseguito - che sono diventati centro di smistamento di DPI, di presidi di protezione individuale, nei giorni in cui gli approvvigionamenti erano quasi impossibili. I colleghi più giovani che con la loro energia e voglia di esserci hanno coperto le esigenze negli aeroporti. Hanno risposto nelle prime ore dopo la richiesta pervenuta dal ministro della Salute a centinaia”.

Ora è il momento di guardare avanti, di continuare a dare risposte ai cittadini. A maggior ragione perché il virus sta tornando a colpire, più forte che mai.

Per il presidente della Fnomceo è necessario “consolidare il nostro ruolo al servizio degli altri. Mantenere la barra dritta riguardo alle nostre competenze di medici che non rispondono ad alcuna altra logica – ha concluso Anelli - se non a quella etica, deontologica di professionisti competenti per formazione, a tutela della salute dei cittadini”.