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La violenza sugli operatori sanitari non va in ferie

Anche in questi giorni di gran caldo, mentre tutti noi pensiamo a trascorrere qualche giorno di vacanza con i nostri familiari, continuano ad arrivare notizie di atti di violenza verso operatori sanitari.

Il governo ha – finalmente - dato un segnale forte: nell’ultimo Consiglio dei ministri ha approvato un Disegno di Legge che prevede un inasprimento della pena prevista non solo per le violenze ma anche per le minacce ai danni degli operatori sanitari.

Lo stesso Disegno di Legge prevede l’istituzione di un Osservatorio Nazionale sulla sicurezza di tutto il personale.

È ancora in corso il dibattito sulla presenza di forze dell’ordine o dell’esercito a presidiare ospedali e altre strutture sanitarie.

Intanto la FNOMCeO ha organizzato per il 13 settembre, a Bari, una “Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari”.

Sarà un incontro di approfondimento con tutti i soggetti deputati alla tutela della professione medica e odontoiatrica. Sarà questa anche l’occasione per presentare la proposta di legge contro la violenza sugli operatori sanitari.

Negli ultimi giorni – si è appreso - alcune Regioni hanno previsto l’utilizzo del Corpo degli alpini o di associazioni di volontari: saranno loro ad accompagnare i colleghi di Continuità Assistenziale nei loro interventi sul territorio.

E in Molise? L’anno scorso abbiamo proposto alla Regione di organizzare un convegno a cui dovevano partecipare tutte le forze in campo: amministratori, forze dell’ordine e medici.

Un primo passo a cui dovevano seguire atti concreti per tutelare tutti gli operatori impegnati, tutti i giorni, a curare le stesse persone da cui si devono difendere.

Come è andata? Lo sappiamo bene: nessun convegno, né atti concreti.

Ma non ci arrendiamo e lo proporremo, di nuovo, al Commissario della Sanità, non appena sarà nominato.

Fernando Crudele

(Presidente Omceo Isernia)