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Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno: corsi ECM ad Agnone e Castelpetroso

Il giorno 9 ottobre 2018 alle ore 14.00 ad Agnone presso il Palazzo Bonanni Via Martisciano ed il 16 ottobre 2018 alle ore 14.00 a Castelpetroso presso l’Hotel Fonte dell’Astore Via Santuario, si svolgerà il Corso ECM: “Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): la Pandemia Silenziosa. Fattori di Rischio e Sicurezza” organizzato dall’ASReM con il patrocinio dell’ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente) e dell’Ordine dei Medici di Isernia.

Responsabile scientifico: Antonelli Vanna, Presidente ISDE Isernia.

Interverranno come relatori:

Antonelli Vanna, Terzano Bartolomeo, Bontempo Giuseppina, Ciammetti Gianluca, Guglielmi Alfonso, Di Ponio Silvana, Addona Tiziana, Epifanio Marcello, Conti Stefano.

Durante il corso verrà proiettato il filmato: “Rischiavo di morire di OSAS”.

I lavori saranno preceduti dai saluti delle autorità:

Direttore Sanitario ASReM dr. Antonio Lucchetti, Presidente dell’Ordine dei Medici di Isernia dr. Fernando Crudele e Sindaco di Agnone avv. Lorenzo Marcovecchio.

"La Sindrome Apnea Ostruttiva nel Sonno (OSAS l’acronimo inglese per Obstructive Sleep Apnea Syndrome), riconosciuta come una malattia frequente a livello mondiale rappresenta un grave e crescente problema con rilevanti conseguenze sanitarie, sociali, economiche, causa sonnolenza diurna e se non diagnosticata aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.

È un disturbo caratterizzato dalla presenza di anomalie della respirazione durante  il sonno, in pratica, in chi ne soffre, si verificano ripetute e transitorie interruzioni del flusso di aria attraverso le alte vie respiratorie che possono essere parziali (Ipopnee) con riduzione del flusso respiratorio, totali (Apnee) con interruzione completa della respirazione di almeno 10 secondi.

I sintomi principali sono: sonnolenza diurna, russamento, apnee notturne, stanchezza, deficit dell’attenzione, sonno frammentato da ripetuti risvegli con sensazione di soffocamento.

La prevalenza dell’OSAS è senz’altro sottostimata e in alcune fasce d’età è superiore al 20% (maschi > 50 anni), sta progressivamente aumentando in parallelo con l’epidemia di obesità, che si sta diffondendo nei Paesi Occidentali.

Gli esperti definiscono l’OSAS una “epidemia silente” dagli effetti poco conosciuti, causa non solo eccessiva sonnolenza, ma rappresenta un fattore di rischio delle principali patologie del mondo occidentale, come obesità, infarto del miocardio, ictus, fibrillazione atriale, sindrome metabolica, disturbi cognitivi e il diabete; le principali cause di mortalità della nostra società.

Il paziente affetto da apnea ostruttiva nel sonno ha un elevato rischio di complicanze, che possono essere gravi e a volte mortali.

Nonostante le complicanze respiratorie, cardiovascolari, metaboliche, neurocognitive e l’importante impatto sulla sicurezza è un quadro clinico sottovalutato e sottodiagnosticato.

Ma c’è un aspetto di cui molto spesso ci si dimentica: chi ne soffre ha un rischio elevato di incidenti stradali da colpo di sonno. Infatti il 22% degli incidenti alla guida sono dovuti all’OSAS, che hanno una mortalità maggiore rispetto ad altre cause, avvengono usualmente di notte o nel pomeriggio, in orari che corrispondono ai due picchi circadiani di sonnolenza e si verificano nelle strade ad alta velocità, molto spesso coinvolgono un solo veicolo che va fuori strada.

L’OSAS è oggi riconosciuta come una delle cause più frequenti di Eccessiva Sonnolenza Diurna (Excessive Daytime Sleepiness - EDS) come tale individuata quale fattore o cofattore determinante o favorente in un rilevante numero di INCIDENTI STRADALI e LAVORATIVI.

Chi soffre di apnee notturne ha un rischio da 2 a 15 volte maggiore di incorrere in incidenti stradali rispetto al resto della popolazione.

Nel 2016 anche l'Italia ha recepito la Direttiva Europea 2014/85/UE, volta a incoraggiare gli stati membri ad adottare maggiori controlli sulle condizioni di salute di chi chiede il rilascio o il rinnovo della patente di guida, in particolare per chi è affetto da apnee ostruttive nel sonno.

È necessario migliorare la conoscenza nella collettività dei rischi correlati alla Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno e la capacità di diagnosi precoce da parte dei medici:

“È fondamentale – spiega Vanna Antonelli - migliorare le strategie di prevenzione e terapeutiche, promuovere attività d’informazione/formazione per i medici e tutti gli operatori sanitari e avviare campagne d’informazione rivolte alla popolazione. La prevenzione primaria tramite l’informazione dei rischi e la sensibilizzazione all’adozione di sani stili di vita è l’arma più efficace per combattere queste patologie”.